venerdì 15 febbraio 2008

...ma m'illumino sempre di meno!

L'invito a postare ricette menoilluminanti è venuto anche dal blog di Petula, con regole rigorosissime che cito testualmente:


- niente proteine animali (fate un giro in rete e controllate quanta energia serve a produrre una bistecca o trasportare il salmone fino alle nostre tavole o a produrre un uovo o una forma di formaggio)
- niente uso di forno elettrico o forno a microonde
prodotti locali e che abbiano viaggiato il meno possibile, magari comprati al mercato vicino a casa o al lavoro, miso e alghe le lasceremo in dispensa (molte alghe vengono fatte in Europa e se ne usano così poche che durano mesi, idem per il miso...ma per una volta sarò rigorosa ;))



L'idea era intrigante e per un paio di giorni dopo le sardine mi sono lambiccata per trovare una ricetta un po' originale che potesse andare bene. Non sono mai stata brava a inventare ricette, sono solo una che pasticcia, però la sfida di Petula mi ha spinto a vincere un po' la pigrizia e ad andare finalmente a quella botteguccia biologica/biodinamica vicino casa, cosa che mi riproponevo di fare da tempo. “Vicino casa” è un po' vago, perchè in realtà si tratta di allungare un po' il tragitto di ritorno dal lavoro (chissà questo come influisce sull'equilibrio energetico ;)), beccare al buio la stradina sterrata non illuminata indicata da un cartello scuro , e sperare di aver azzeccato l'orario di apertura...
Mi informo sulla provenienza degli ortaggi, non sia mai che abbiano fatto troppa strada, ed infatti le arance sono biologiche ma siciliane, mentre i cavoli cappucci vengono, mi dice, dalla nostra azienda agricola “Il Cucco”... Il Cucco?? Ma io questa l'ho già sentita, anzi, assaggiata, gustata, mangiata, sperimentata, insomma ci ho passato un gran bel capodanno!! Il puzzle è completo, esco felice con due bei cavoli cappucci (uno rosso e uno verde) pronta a sperimentare una ricetta che è già da un po' che mi è capitata sotto mano. La riporto nella sua versione orginale, come l'ho trovata sul sito Vegan3000


Misto di cavoli in agrodolce
Ingredienti
Per 4 persone
300 g verza
300 g cavolo rosso
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 cucchiai di malto di grano
4 cucchiai di aceto di mele
circa 30 semi di cumino
sale
olio extravergine di oliva
Preparazione
Mondare i cavoli e tagliarli a striscioline sottili.
In una capiente padella mettere l'olio e i semi di cumino e scaldare bene.
Aggiungere i capperi precedentemente sciacquati e sminuzzati grossolanamente con la mezzaluna.
Unire i cavoli, lasciar saltare a fiamma vivace per un minuto, dopodichè unire aceto e malto e 4 cucchiai di acqua.
Abbassare la fiamma e proseguire la cottura per altri 15 minuti, controllando di tanto in tanto che non bruci.
Servire sia caldo come contorno che freddo come antipasto.


Nella mia versione, al posto della verza, c'era il cappuccio bianco, ho eliminato il cumino perchè chissà da dove viene e anche i capperi che al marito non piacciono, ho usato l'aceto balsamico giovane, comprato direttamente dal produttore, e un cucchiaio di miele al posto dei due di malto (ooops, forse questo è un prodotto animale che non va bene per il gioco!!), e quindi penso che alla fine la ricetta era tutta diversa... ma buona lo stesso!! Se abitate in zona, consiglio la visita al Cucco, per cenare, pranzare o anche solo fare scorta di verdure di stagione!!
Domani si conclude in bellezza con cena a lume di candela e qualche esperimento culinario di risparmio energetico che racconterò in seguito, solo mi domando... la posso accendere la radio? ;P
P.S. Se quei due riescono veramente a far spegnere la Tour Eiffel...

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