giovedì 10 luglio 2008

Mamma, Mamma! Come si fa l'aglio?


Portate un cittadino in campagna, recita la pubblicità, e sarà un vero disastro. Sofficini a parte, la soluzione migliore è portare la campagna dal cittadino, e questa particolare cittadina voglia di campagna ne ha sempre avuta davvero tanta ma, data la sua proverbiale pigrizia, doveva essere anche una campagna bella comoda. Diciamo che in teoria, questa cittadina è sempre stata molto favorevole a mangiare quando si può i prodotti nella loro stagione, è sempre stata instintivamente restìa a comprare le fragole a dicembre e non ha mai cercato le pesche ad aprile (l'ho visto fare, vi giuro che l'ho visto fare) ma sempre al supermercato andava, questa cittadina.
Fortunatamente, la campagna è generosa e come la proverbiale montagna si è attrezzata per andare incontro alla pigra cittadina.
Quando la cittadina viveva ad Avellino ha preso la forma dei contadini che vendevano le verdure dell'orto (o almeno così raccontavano...) sotto le sue finestre, e che le hanno spiegato come fare le papaccelle (una specie di peperoni nani, immaginate dei peperono larghi quanti quelli normali ma lunghi la metà) sotto aceto, scandalizzandosi un po' che lei non lo sapesse per scienza infusa.
All'Aquila si è espressa in molti modi, ad esempio tramite la signora Assunta che la trota appena pescata la serviva con i pomodori colti "on demand" e dove scoprivi la grandezza dei gamberi di fiume a seconda della stagione (si vede molto che ci piaceva tanto tanto andare a mangiare alla trattoria dalla signora Assunta??)
Ma qui a Bologna e dintorni la campagna ha raggiunto l'apoteosi organizzativa, e non poteva essere altrimenti in una regione efficiente, organizzata e mangereccia come questa!!
Cominciamo dalle bancarelle di frutta e verdura che i contadini attrezzano lungo le strade durante la bella stagione (solo per andare al lavoro ne incrocio quattro, resistere alla tentazione di fermarsi a tutte è veramente dura!). Sì, lo so che le bancarelle dei contadini esistono dappertutto, ma ve l'ho detto che questa cittadina è piuttosto pigra e finchè non se l'è trovate sotto il naso, insomma, non se le andava a cercare!!
Continuiamo poi, se non avete voglia di cucinare, con l'andare al Cucco, agriturismo in cui il menu cambia con la stagione, non ci abbiamo mai mangiato due volte la stessa cosa. Ma se poi vi va di riportarvi qualcosa a casa, capita che proprio nel paesino vicino al tuo scopri che il Cucco ha una rivendita della sua verdura che per di più organizza... squillo di tromba, rullo di tamburi... un gruppo di acquisto, meglio noto con l'affettuoso appellativo di GAS!! Niente di trascendentale, direte voi, ormai sono piuttosto diffusi, come per esempio il Bioexpress che ho già visto citato qua e là nella blogosfera, ma ricordate sempre la pigrizia della cittadina.
Insomma, la campagna ce l'ha fatta e adesso ogni venerdì entra in casa nostra sotto forma di cassetta piena di una selezione di verdura assolutamente casuale e strettamente legata alla stagione (non l'ho mai pesata, ma per 5 euro ce n'è di roba!!). Il che libera la cittadina pigra anche dalla "fatica" di dover scegliere che si mangia... si mangia quel che c'è, e basta!
Ora si sa, alla natura non si comanda, per cui nella prima cassetta, arrivata all'inizio di giugno, c'era una gran varietà di roba verde o quasi (lattuga lollo, radicchio variegato di castelfranco, rucola, sedano...), dei bei cipollotti freschi, qualche carota e tanto, tanto, ma TANTO aglio fresco, che credo in vita mia di non aver mai visto. La prima reazione in casa è stata più o meno "ah, l'aglio non cresce secco nelle retine del supermercato?"
La seconda reazione è stata, ovviamente, che cavolo ci si fa con tutto quest'aglio?!? La cittadina ha così scoperto che la campagna aveva anche giocato un brutto scherzo alla pigrizia, perchè quando la cassetta arriva, bisogna mettersi sotto e cucinare, ma fortunatamente ai fornelli sono sempre stata un po' meno pigra che altrove ;)
E' così, visto che finalmente in tanto era arrivato il caldo, mi sono ricordata di una ricetta che mi aveva avvicinato per la prima volta alle insalate di pasta, visto che in casa mia la pasta fredda è sempre stata una specie di anatema!! Tra l'altro questa ricetta fatta con l'aglio fresco viene proprio bene perchè l'aroma di aglio è più delicato e meno pungente del suo collega avvizzito.


LA PASTA FREDDA CHE SEMBRA CALDA

Ingredienti:
Qualche spicchio d'aglio, meglio se fresco, o comunque non troppo forte
Prezzemolo (volendo, sia foglie che gambi)
Basilico
Roba piccante (peperoncino secco, fresco, la pasta di peperoncino di Liberaterra, quello che volete, insomma)
Olio extravergine di oliva
Pasta corta

La ricetta è stupidamente semplice, e l'avrete già immaginata. Frullate tutti gli ingredienti in modo da ottenere una salsetta. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata ecc. ecc. e appena scolata passatela sotto l'acqua fredda per fermare la cottura. Condite la pasta con il trito e fate raffreddare a temperatura ambiente (possibilmente scoperto, altrimenti fa condensa e si forma una mappazza di pasta) e poi mettetela qualche ora in frigo. Questa ricetta si poteva anche chiamare "La pasta fredda, ma anche calda" come direbbe Crozza vestito da Uolter, perchè si può anche usare la salsetta per condire la pasta calda per avere un primo tradizionale ma fresco e leggero per l'estate. Facoltativamente, aggiungete alla salsetta qualche altra roba verde (tipo menta, foglie di sedano, rucola... io ho aggiunto tutti e 3!) e/o cipollotti freschi e/o dei pomodorini freschi tagliati a quartini e/o delle carote a pezzetti, che dovrebbero, queste ultime, anche aiutare levare un po' il senso di aglio!!!


P.S. L'aglio è stato in parte congelato e in parte messo a seccare (dovevo provarci!! Vi farò sapere, per ora sto notando che solo da secco si fanno le caratteristiche striature viola); la rucola anche è finita nel congelatore sotto forma di una specie di pesto (solo olio, rucola e basilico) cui aggiungere grana e pinoli all'abbisogna oppure da usare così per condire le verdure, le patate in insalata per esempio; l'insalata, manco a dirlo, è già finita; ora però... avete qualche idea creativa su come finire qualche kg di carotine?!?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

AMICA MIA!!!!!!!!!!!!! La vita ci ha fatto rincorrere in tutta Italia ed oltre (veramente eri tu che scappavi ed io che ti rincorrevo) e alla fine la grande rete ci fa ritrovare! Meno male, che siamo figlie di questa epoca, allora!! ma scusa, io lavoro proprio all'ora di pranzo: il tuo blog è un attentato alla mia concentrazione!

Che bello! Mi sembra di abbracciarti!! E ora sarai tra i blog che visito tutti i giorni. Baci napoletani!

Sandra

3di15 ha detto...

Esatto, è vero!! Solo quando comincia ad asciugarsi poi si delineano gli spicchi!!