martedì 14 luglio 2009

Ah, ma allora e' un vizio!

GIORNO TRE - PUNTA KARUSCIA E SPECCHIO DI VENERE
Dopo aver provato una discesa a mare da tre stellette, abbiamo deciso che ci meritavamo un mare un po' piu' semplice. Snobbando ancora, per qualche ignoto motivo, le calette sotto casa, cambiamo versante dell'isola nella speranza che le meduse siano rimaste dov'erano, per cui ci dirigiamo verso Nord-Est. Indovinate un po'... eccole tutte li' ad aspettarci.
Punta Karuscia e' molto carina, e ha dei bei gradoni naturali che digradano a mare, e poi li' abbiamo scoperto l'unica vera arma contro le meduse: il retino. Grazie ad una folta schiera di accaniti bambini, una caletta veniva sistematicamente ripulita dalle indesiderate presenze che venivano adagiate a prendere il sole. Gli ecologisti ad oltranza non rompano le scatole: dubito fortemente che le meduse vadano estinte.
Certo, l'operazione retino permetteva giusto un tuffo veloce per cui ad un certo punto, accaldati ed esausti, abbiamo deciso che ci meritavamo un bagnetto rilassante, e il versante dell'isola era quello giusto. Giusto per cosa? Be' ho commesso una lieve imprecisione a raccontarvi che a Pantelleria non ci sono spiagge. Piu' precisamente ci sono poche (e piccole) spiagge marine.
Ma nell'interno, cinque metri sotto il livello del mare, sorgenti sotterranee alimentano uno dei posti piu' straordinari che abbia mai visto: il lago Specchio di Venere. In una conca resa color dell'oro dallo zolfo si staglia un laghetto azzurro intenso, circondato dalle pareti di un antico cratere. Sulle rive del lago vi e' quella che potremmo definire spiaggia, anche se non e' morbida sabbia ma fango ben indurito, ma permette di sdraiarsi comodamente :)
Potrebbe capitare di vedere degli zombi coperti di fango dalla testa ai piedi aggirarsi intorno a voi, anzi, potrebbe capitarvi di diventare una di queste strane creature... e pensare che c'e' gente che paga per farsi i fanghi termali, mentre qui e' tutto gratis!

Note alla fine del giorno tre ovvero come non tornare a casa con le ginocchia completamente scorticate: a Pantelleria la maschera, o almeno gli occhialini, non sono un simpatico passatempo con cui ammirare i meravigliosi fondali, ma un accessorio indispensabile quasi quanto il costume da bagno. Permettono di vedere le creature medusoidi in tempo, permettono di trovare lo scalino per risalire, ecc.

Nessun commento: