...tutte le ciambelle riescono col buco, quindi eccomi qui a dover scrivere una recensione non troppo positiva. Siamo andati a mangiare al ristorante "La Vela" di Scauri, anch'esso consigliato dalla guida delle osterie. Il ristorante si trova proprio a ripa di mare (tra i tavoli e le onde c'e' giusto una rampa in cemento per tirare in secca le barche dei pescatori, per intenderci) e ha un aspetto molto rustico, al limite del trasandato, ma non si cerca sempre l'eleganza a tutti i costi.
Non avevamo prenotato, ma sembra non essere un problema, almeno inizialmente. In realta', poi, viene qualcuno a prendere le ordinazioni di acqua e vino buoni 10 minuti dopo.
Pane, vino (su consiglio del gestore un Angimbè della cantina Cusumano, veramente buono, quindi tralasciamo che non si sceglierebbe il vino prima di sapere cosa ordinare da mangiare) e acqua arrivano quasi subito. Un po' di attesa ancora e finalmente arriva il vassoio di pesce da cui scegliere il secondo e optiamo per due triglie e un piccolo sarago da fare alla griglia. Ordiniamo anche l'antipasto (zucchine in agrodolce e panelle) e il primo (spaghetti ai ricci di mare e spaghetti con calamari e pomodori secchi).
Pane, vino (su consiglio del gestore un Angimbè della cantina Cusumano, veramente buono, quindi tralasciamo che non si sceglierebbe il vino prima di sapere cosa ordinare da mangiare) e acqua arrivano quasi subito. Un po' di attesa ancora e finalmente arriva il vassoio di pesce da cui scegliere il secondo e optiamo per due triglie e un piccolo sarago da fare alla griglia. Ordiniamo anche l'antipasto (zucchine in agrodolce e panelle) e il primo (spaghetti ai ricci di mare e spaghetti con calamari e pomodori secchi).
L'antipasto arriva abbastanza celermente ed è ottimo, quindi rimaniamo in attesa del primo. Il gestore passa un paio di volte a chiedere se va tutto bene, e rispondiamo cortesemente di sì anche se i minuti si accumulano. Sulle prime non ci facciamo troppo caso: se i primi di pesce sono cucinati al momento come dovrebbe essere, un po' di tempo ci vuole. Quando passa per la terza volta (è già passata mezz'ora) a chiedere se va tutto bene, siamo tentati di chiedere che fine abbiano fatto i nostri primi. Dopo qualche minuto arriva una gentile cameriera che ci chiede soavemente se avessimo già avuto l'antipasto, al che ci sentiamo un po' presi in giro.
Finalmente arrivano i primi (a quaranta minuti dall'antipasto, quando ormai la fame era già bella che passata) e portano qualche segno di cucina frettolosa: i miei spaghetti ai ricci di mare sono ottimi ma sono esageratamente al dente (e per dirlo io, che la mangio molto al dente!!) mentre il sugo dell'altro primo sa un po' di bruciato.
L'attesa per i secondi non è così estenuante, ma il cuoco esagera un po' a decorare il piatto con il dolcissimo elisir di uva zibibbo che copre un po' troppo il buon sapore dei pesce grigliato. Il pesce comunque è freschissimo e anche la caponata di contorno è ottima.
Che dire, forse le altre esperienze pantesche ci hanno troppo viziato, forse siamo difficili noi, forse abbiamo semplicemente sbagliato serata ma La Vela non ci ha entusiasmato, e anche il conto di 40 € a testa sembra un po' caro, anche perchè non era motivato in nessuno modo, mentre il pesce al vassoio si paga a peso, quindi il minimo penso sia indicare in conto il peso di quanto mangiato (e due triglie e un sarago piccolo non credo pesino granchè...).
E infine, no, il ritardo per loro non era ritardo: vi siete passati una bella serata in riva al mare, ci hanno detto. Suggendo i succhi gastrici, ma in riva al mare, vuoi mettere?
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